Ricorrono 80 anni oggi dal giorno in cui le truppe russe varcarono i cancelli del campo di sterminio nazista di Auschwitz.
Siamo lieti di condividere la riflessione di Lorenzo Tombelli, presidente ANED sez. Firenze, in occasione della Giornata della Memoria.
"Da 25 anni il legislatore, approvando la proposta di legge di Furio Colombo che mi piace ricordare in questa sede, ha individuato il 27 gennaio come Giorno della memoria per onorare le vittime della deportazione nei Lager nazisti. La legge si prefigge l’obiettivo di ricordare tutte le deportazioni. Si parla, infatti, di “deportazione razziale”, nonché di deportazione politica e militare. Pertanto, occorre distinguere le vicende e le cause che portarono all’apertura dei campi di concentramento.
La deportazione razziale, più correttamente definita “razzista”, ha riguardato prevalentemente gli ebrei: un popolo da annientare completamente attraverso la c.d. soluzione finale. Diversamente, con la deportazione politica si fa riferimento ai dissidenti, ai partigiani, agli scioperanti, rastrellati soprattutto a seguito allo sciopero generale del marzo 1944. Inoltre, non possiamo dimenticare i testimoni di Geova, catturati e deportati perché renitenti alla leva e dunque contrari ai conflitti armati (dico sempre che avevano ripudiato la guerra ben prima dell’entrata in vigore dell’art. 11 della Costituzione repubblicana), oppure gli omosessuali, i rom e i sinti, gli apolidi.
Dopo ottant'anni dalla liberazione dei campi di concentramento occorre domandarsi cosa possiamo fare per evitare di incorrere in banale retorica. Penso che il modo migliore per raccogliere il testimone dai sopravvissuti ai lager sia quello di non voltarsi dall'altra parte, di fronte alle tante ingiustizie che continuiamo a vedere: a titolo meramente esemplificativo, all'orizzonte si profilano nuove deportazioni, nel Mediterraneo si continua a morire a causa di scelte politiche, in carcere aumentano i suicidi e il sovraffollamento.
Pertanto, il coraggio e lo spirito antifascista dei patrioti della libertà devono essere onorati attraverso le nostre scelte. Solo così potremo rendere omaggio alle vittime della Shoah, della deportazione e della Resistenza".